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Scompenso cardiaco e diabete di tipo 2

Sei una persona con diabete? Per te una giornata dedicata alla salute del cuore

Scompenso cardiaco, che cos’è?

Lo scompenso cardiaco è una condizione cronica che colpisce milioni di pazienti in tutto il mondo, ma in cosa consiste? Normalmente, il cuore pompa sangue per distribuire ossigeno e nutrienti in tutto il corpo, nonchè per eliminare gli “scarti”. Nello scompenso cardiaco, il cuore perde la capacità di pompare sangue in modo adeguato per soddisfare le esigenze dell’organismo. (1)

Scompenso cardiaco: come diagnosticarlo?

Se si sospetta scompenso cardiaco è necessario eseguire in primo livello non solo un ettrocardiogramma (ECG), ma anche un esame dei peptidi natriuretici tramite una semplice analisi del sangue. (1)

I peptiti natriuretici sono ormoni normalmente prodotti nel cuore, rilasciati quando le pareti cardiache si dilatano. La loro misurazione nel sangue è cruciale per identificare e valutare la presenza di scompenso cardiaco. Tra questi è presente una proteina inattiva di particolare rilievo ai fini diagnostici: l’NT-proBNP. (1)

NT-proBNP, cos’è?

L’NT-proBNP è una proteina che il cuore rilascia quando è sotto sforzo. Valori bassi permettono di escludere la presenza di scompenso cardiaco; valori elevati possono indicarne la presenza. Monitorare i livelli di NT-proBNP nel tempo può aiutare a valutare l’evoluzione della malattia o i miglioramenti del paziente. (2-3-4-5)

Scompenso cardiaco: possibili fattori di rischio

L’NT-proBNP è un biomarcatore che permette di rilevare precocemente il rischio di scompenso cardiaco. Ci sono alcuni fattori di rischio, sia modificabili che non, che possono contribuire all’insorgenza di questa condizione. Vediamoli insieme.

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Diabete

Obesità

Età

Ipertensione

Fumo

Sedentarietà

Alimentazione

Stress

Scompenso cardiaco nei pazienti con diabete di tipo 2

Se si sospetta scompenso cardiaco è necessario eseguire in primo livello non solo un ettrocardiogramma (ECG), ma anche un esame dei peptidi natriuretici tramite una semplice analisi del sangue. (1)

30%

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Lo scompenso cardiaco è la forma più comune di complicanza cardiovascolare a cui possono andare incontro le persone con diabete di tipo 2 (T2D), circa il 30% ne sono colpiti. Agire per limitare questo rischio diventa prioritario, considerato l’impatto che questa patologia può provocare su di loro in ottica di peggioramento delle condizioni cliniche e di ricovero ospedaliero. (6, 7, 8, 9, 10)

Le multiple comorbidità rappresentano un’importante sfida per riconoscere lo scompenso cardiaco. Il test NT-proBNP supporta la diagnosi differenziale contribuendo a distinguere i sintomi da scompenso cardiaco da quelli dovuti ad altre cause, e ad individuare per tempo i pazienti che svilupperanno la patologia. (11)

L’utilizzo del biomarcatore cardiaco NT-proBNP permette una valutazione precoce del rischio di scompenso cardiaco nelle persone affette da diabete di tipo 2, dando la possibilità al clinico di effettuare un monitoraggio più preciso e, nel caso, poter intervenire in maniera tempestiva. (6, 7, 8, 9, 10)

Perchè è utile il test NT-proBNP?

NT-proBNP consente di individuare precocemente lo scompenso cardiaco anche nei pazienti asintomatici senza storia di problemi cardiovascolari.

NT-proBNP permette l’intervento cardioprotettivo precoce e un miglioramento degli esiti per i pazienti.

Le principali linee guida globali raccomandano l’uso di NT-proBNP per valutare il rischio di scompenso cardiaco nei pazienti T2D (ADA,AHA/ACC, ESC). (12, 13)

Sei un paziente con diabete di tipo 2?

Il 29 settembre, in occasione della Giornata del Cuore, avrai la possibilità di effettuare gratuitamente lo screening di NT-proBNP presso uno dei nostri centri.

  1. https://www.roche.it/storie/il-valore-della-diagnostica-nella-gestione-dello-scompenso-cardiaco
  2. Yancy, et al. (2013). 2013 ACCF/AHA guideline for the management of heart failure: executive  summary: a report of the American College of Cardiology Foundation/American Heart Association Task Force on practice guidelines. Circulation,128(16):1810-52, 11.
  3. Ponikowski, P. et al. (2016). 2016 ESC Guidelines for the diagnosis and treatment of acute and chronic heart failure: The Task Force for the diagnosis and treatment of acute and chronic heart failure of the European Society of Cardiology (ESC) Developed with the special contribution of the Heart Failure Association (HFA) of the ESC. Eur Heart J, 37(27): 2129-2200.
  4. Rutten et al. (2016). EPCCS Practical Guidance on Heart Failure Diagnosis and Management in Primary Care. Web version: http://www.epccs.eu/
  5. All-Party Parliamentary Group on Heart Disease (APPG). Report : Focus on Heart Failure : 10 recommendations to improve care and transform lives. Web: https://www.bhf.org.uk/
  6. Paul SK et al. Cardiovasc Diabetol. 2015;14:100. Published 2015 Aug 7. doi:10.1186/s12933-015-0260-x
  7. Huelsmann M, et al. J Am Coll Cardiol. 2013;62(15):1365-1372
  8. Pop-Busui, R. et al (2022). Diabetes Care, 45(7)
  9. Marx N et al. Eur Heart J . 2023 Oct 14;44(39):4043-4140
  10. Diabetes Care 2024;47(Supplement_1):S179–S218
  11. https://diagnostics.roche.com/it/it/article-listing/health-topics/cardiac/heart-failure-1st.html
  12. Heidenreich PA, et al. J Am Coll Cardiol. 2022;3;79:e263-421.
  13. American Diabetes Association Professional Practice Committee. Diabetes Care. 2024;47(Suppl 1):S179-S218.